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L’ARMISTIZIO SALASCO

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L’ARMISTIZIO SALASCO

04 Settembre 2018

CELEBRAZIONI PER I 170 ANNI

L’ARMISTIZIO SALASCO

VIGEVANO 1848 – 2018

CELEBRAZIONI PER I 170 ANNI

15-16 Settembre 2018

Promosso da Diocesi di Vigevano, Provincia di Pavia con il patrocinio ed il contributo della Fondazione Comunitaria Pavia Onlus;

in collaborazione con Associazione Commercianti della Provincia di Pavia, Struttura territoriale di Vigevano, Associazione Vigevano in Vetrina.

Con il patrocinio del Comune di Vigevano e del Consolato Generale d’Austria di Milano

 

PREMESSE

Nel corso della Prima Guerra d’Indipendenza, dopo il combattimento e la resa della Città di Milano agli Austriaci (4-5 agosto 1848), Carlo Alberto, Re di Sardegna, ottenuta una tregua di due giorni, che poi divennero cinque, si ritirò con le sue truppe al di là del fiume Ticino, accompagnato da una moltitudine di milanesi sfollati, che temevano le ritorsioni degli Austriaci, e da circa un migliaio di soldati piemontesi feriti.

A Vigevano, dove pose il suo Quartier Generale, ospite del Vescovo Forzani a Palazzo vescovile, ricevette i ministri Casati e Gioberti, i quali si sforzarono di persuaderlo a continuare la guerra fidando nell'imminente sicuro arrivo - dicevano - dei Francesi.

Il Re, testimone dello sfacelo dell'esercito e più che mai avverso in cuor suo all'intervento della vicina repubblica, dichiarò che era indispensabile un armistizio se si voleva ritentare la prova con seria speranza di successo.

Il 9 agosto la convenzione di armistizio fu sottoscritta a Milano dal Generale Carlo Canera di Salasco, capo di stato maggiore dell'esercito sardo, e dal gen. austriaco J. v. Hess. Il 10 Agosto 1848, presso il Palazzo Vescovile di Vigevano (nell’odierna “Sala dell’Armistizio”), l’Armistizio veniva reso esecutivo 1 , diventando a tutti gli effetti cogente per lo Stato di Sardegna. Esso stabiliva, in sette articoli, che la linea di separazione tra i due eserciti fosse segnata dall'antica frontiera; che le truppe sarde abbandonassero Venezia e la Terraferma, Modena, Parma e "la città di Piacenza col territorio che le è assegnato come piazza di guerra", e consegnassero inoltre le fortezze di Peschiera, Rocca d'Anfo e Osoppo conservando il "materiale, le armi, le munizioni e gli effetti di vestiario" che vi avevano introdotti; che l'armistizio durasse sei settimane "per dar corso alle negoziazioni di pace" ed a termine spirato fosse prolungato di comune accordo o denunziato otto giorni prima della ripresa delle ostilità.

Sempre il 10 agosto il re stesso, da Vigevano, con un proclama, annunziò ai suoi popoli il doloroso atto compiuto, contro il quale protestò violentemente Garibaldi da Castelletto Ticino (13 agosto). L'armistizio fu poi denunziato dal ministero Chiodo il 12 marzo 1849, cosicché il 20 dello stesso mese incominciò la breve campagna che si concluse tre giorni dopo, a Novara, con la battaglia in cui le forze del Regno di Sardegna venivano sconfitte dall’esercito austriaco.

Si concludeva quindi, con l’abdicazione di Carlo Alberto in favore del figlio Vittorio Emanuele II, la Prima Guerra d’Indipendenza. L’Armistizio Salasco, che prese il nome dal suo sottoscrittore, il Generale Carlo Canera di Salasco, su mandato del Re, è stato rivalutato dagli storici e considerato come una saggia mossa di Carlo Alberto, ben conscio della reale preparazione e forza dell’Esercito piemontese, che necessitava di una riorganizzazione, finalizzata alla prosecuzione delle campagne risorgimentali.

A 170 anni dalla ratifica dell’Armistizio Salasco, la Diocesi di Vigevano, in collaborazione con la Provincia di Pavia e la Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia onlus, intende celebrare degnamente tale periodo storico con una serie di manifestazioni (un convegno di studi, una pubblicazione, una mostra, diversi elementi di rievocazione storica), volte alla promozione e valorizzazione della memoria storica del territorio di Vigevano, nel rispetto dei criteri di veridicità storica, che permetteranno anche una interessante ricaduta turistica per la Città.

 

PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI

8-14 settembre 2018: incontri di divulgazione storica con abiti d’epoca presso le scuole elementari e medie di Vigevano, a cura dell’Associazione Storica “Compania de le Quatr’Arme”, di Vercelli, in preparazione alle celebrazioni per i 170 anni.

 

Sabato 15 settembre 2018:

ore 9.45 – 12.45

Convegno di studi riguardante l’Armistizio Salasco e il periodo della Prima Guerra d’Indipendenza presso l’Auditorium San Dionigi di Vigevano, coordinato dalla Prof.ssa Arianna Arisi Rota, Professore associato di storia contemporanea dell’Università degli Studi di Pavia, con interventi assegnati a vari studiosi del periodo (Prof.ssa Ester De Fort, Ordinario di Storia Contemporanea del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino, Prof. Edoardo Greppi, Ordinario di Diritto Internazionale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, Dott. Graziano Tonelli, Direttore Archivio di Stato di Parma, Dott. Pierluigi Muggiati, Direttore Archivio Storico Comunale di Vigevano), aperto alla cittadinanza e agli studenti del Liceo Classico e Scientifico Benedetto Cairoli di Vigevano;

ore 15.30-19.30

A cura delle associazioni di rievocazione storica, coordinate dalla “Compania de le Quatr’Arme”, inizio rievocazione storica presso le vie del centro della Città di Vigevano, con pattuglie di carabinieri, picchetti di guardia presso il Palazzo vescovile, civili in abiti borghesi ottocenteschi, visita all’ospedale da campo dei soldati feriti (presso il quadriportico del Seminario, dove furono effettivamente ricoverati circa 500 feriti, ospiti del Vescovo Forzani). Visite anche al campo tendato delle truppe piemontesi, presso il giardino del Seminario, con apertura fino a mezzanotte.

ore 17.00

Inaugurazione del “Museo diffuso” del Palazzo Vescovile della Diocesi di Vigevano, e inaugurazione della mostra sull’Armistizio Salasco. Picchetti di guardia in Vescovado, con abiti dell’epoca.

ore 18.00

Inizio rievocazione Armistizio Salasco, presso il Palazzo Vescovile, all’interno della Sala dell’Armistizio, con attori (ogni 30 minuti). La mostra proseguirà anche con l’apertura straordinaria serale, fino alle 23.45.

ore 21.30

Rievocazione annuncio tramite araldo e tamburino dell’arrivo del Re, come accaduto nel 1848, per le vie del Centro storico; Campo tendato d’epoca dei soldati piemontesi visitabile al pubblico fino a mezzanotte, posto nel giardino del Seminario; Danze Risorgimentali presso il Quadriportico del Seminario, aperte alla cittadinanza e turisti.

Piatti e aperitivi della cucina dell’epoca nei ristoranti e bar del centro storico, vetrine a tema, promosso da ASCOM e commercianti del centro storico aderenti all’iniziativa.

Domenica 16 settembre

ore 10.00

Prosecuzione visite alla mostra, al campo tendato e all’ospedale da campo.

ore 11.30

Arrivo corteo Esercito Piemontese in Piazza Ducale, con esuli milanesi civili in abiti borghesi dell’epoca, con partenza dal Beato Matteo e prosecuzione verso il Vescovado.

ore 11.30

Inizio rievocazione Armistizio Salasco, presso il Palazzo Vescovile, all’interno della Sala dell’Armistizio, con attori (ogni 30 minuti).

ore 15.30

Visite guidate al museo diffuso, alla mostra sull’Armistizio e prosecuzione rappresentazione teatrale su ratifica Armistizio.

ore 17.30

conclusione rievocazione

ore 19.00

termine delle visite guidate alla mostra

 

LA MOSTRA

Il percorso della mostra, curato dalla Dott.ssa Nicoletta Sanna, curatore del Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano, e Mons. Paolo Bonato, Direttore Archivio Storico diocesano, che si svilupperà all’interno del piano nobile del Palazzo Vescovile, nei luoghi in cui fu ospitato Carlo Alberto e dove fu ratificato l’Armistizio, prevede l’esposizione del documento dell’Armistizio Salasco (nelle riproduzioni raccolte presso l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito di Roma, e presso l’Archivio di Stato di Vienna), e di altri documenti attinenti a questo episodio storico (lettere, proclami), oltre a reperti (quali il tavolino su cui fu sottoscritto, la penna con cui Salasco ratificò l’atto; oggetti dell’epoca, esposizione di elmi, armi – fucili e spade - bandiere e insegne, uniformi dell’epoca).

La mostra, inaugurata il 15 settembre, sarà occasione anche per inaugurare le visite al “Museo Diffuso” della Diocesi di Vigevano, e resterà visitabile al pubblico fino al 15 ottobre 2018 (giorno del Beato Matteo, Patrono della Città di Vigevano).

Sabato 15 settembre,

inaugurazione ore 17.00 – 19.00

Domenica 16 settembre

ore 10.00 – 13.30

ore 15.00 - 19.00

Aperto nei successivi fine settimana

Sabato

ore 10.00 – 12.30

ore 15.30 – 19.00

Domenica

ore 10.00 – 13.00

ore 14.00 – 19.00

Aperture straordinarie:

Sabato 15 settembre

ore 21.00 – 23.30

Sabato 22 settembre

ore 21.00 – 23.30

(nell’ambito della “Notte che non c’era”)

Lunedì 15 ottobre

10.00 – 12.30

15.30 – 18.00

LA RIEVOCAZIONE STORICA

Ente coordinatore dei gruppi di rievocazione storica:

Associazione Storica Compania de le Quatr'Arme

(www.4arme.it)

La rievocazione 2018 andrà riprodurre le concitate giornate dell'Armistizio, con la riproposizione dell'arrivo a Vigevano di Carlo Alberto, dello Stato Maggiore e delle truppe piemontesi, unitamente agli esuli milanesi, a seguito della temporanea cessazione delle ostilità con l'Imperatore. Un programma di massima prevede queste fasi:

- arrivo dei Piemontesi a Vigevano;

- sistemazione dei feriti negli ospedali;

- presenza di cittadini milanesi che raccontano la propria esperienza;

- ratifica dell'armistizio;

- proclama del Re alla popolazione.

 

Per realizzare una simile proposta verrà dato maggior spazio agli attori, così da creare tante "scenette" nel corso della giornata o delle giornate per ricreare l'atmosfera del tempo, a titolo di esempio:

- allestimento di un piccolo ricovero ospedaliero, con simulazione di feriti di guerra e loro cura;

- ronde militari per le vie cittadine al fine di scovare eventuali "nemici" o reduci filo-imperiali;

- incontro tra il Re ed i Ministri del Regno per decidere se ratificare o meno l'Armistizio;

- cittadini milanesi che per le vie e piazze raccontano la propria esperienza personale;

- strillone che "vende" il giornale dell'epoca che riporta il proclama del Re.

L'intento sarebbe dunque quello di riprodurre, come in un film, la vita e le emozioni dell'estate del 1848.

Al fine di rendere ancor più gradevole la manifestazione al pubblico, saranno organizzati degli intrattenimenti graditi ed apprezzati dai più, quali una danza storica (balli risorgimentali) il sabato sera.

Verranno coinvolti circa 80/100 rievocatori storici e attori:

a) attori professionisti ed amatoriali

b) gruppi di rievocazione storica in abbigliamento civile borghese e aristocratico

c) gruppi di rievocazione storica militari:

- Fanteria di linea piemontese;

- Bersaglieri;

- Carabinieri Reali a piedi;

- Fanteria di linea austriaca.

ORGANIZZAZIONE DELLE CELEBRAZIONI

Commissione Esecutiva dei Progetti Artistici Integrati della Diocesi di Vigevano, presieduta da Don Paolo Scevola