Monumenti

Maschio, falconiera e loggia delle dame

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Descrizione

Maschio, falconiera e loggia delle dame

Maschio

Il maschio

ll maschio corrisponde all’antico castrum probabilmente di origine longobarda.
Documenti del XII-XIII parlano di un complesso castellano che occupava l’altura poligonale al cui centro sorgeva il castello-recetto che era “fortissimo” e aveva per prima difesa una gran fossa.
Fino al 1340 svolgeva una funzione di difesa per coloro che vi abitavano e di rifugio sicuro per gli abitanti del borgo e dei sobborghi.
Lì si conservavano, come scrive nel XVI secolo il cancellerie del Comune Simone del Pozzo, “li grani et vini et altre cose più care delli homini et ivi, al tempo dille guerre, li homini si conservano ”.
A partire dal 1345 inizia la sua trasformazione in palazzo ducale.
Fu soprattutto Ludovico il Moro con il contributo di Donato Bramante a conferirgli l'aspetto di un palazzo rinascimentale.
Grazie all'opera di artisti e artigiani lombardi gli ampi saloni si presentavano affrescati e magnificamente arredati per accogliere la corte ducale, personaggi illustri e sovrani.

 

Sala dell'affresco

La denominazione di “Sala dell'Affresco" deriva dal rinvenimento e recupero di un antica testimonianza  pittorica. Si trova nella parte sinistra del Maschio ed era parte integrante dell'antico Palazzo Ducale.

L'affresco oggi restaurato viene fatto risalire agli anni di Galeazzo Maria Sforza (1466-1476), primogenito di Francesco Sforza. Si tratta di lacerti che tuttavia fanno presumere come la rappresentazione, in origine, doveva essere vivacissima da un punto di vista coloristico e affollata da quello compositivo.

In un paesaggio popolato da fantastici alberi carichi di frutta e da animali (si riconosce un istrice e un coniglio bianco) accanto a figure in gran parte sparite di dame e cavalieri, risaltano due paggi che, con le gote gonfie, soffiano in due strani corni da caccia.
Ad uno di essi é appesa una cartella con dipinti due frutti, forse melagrane, dal significato probabilmente araldico.

Secondo gli studiosi si tratta di una delle rare testimonianze superstiti delle grandi imprese decorative avviate da Galeazzo Mario Sforza nei castelli di Milano e Pavia.

 

 

Falconiera

Falconiera

Edificio così chiamato perché destinato all’allevamento dei falchi da preda. La sua costruzione è databile intorno al 1488, epoca di Ludovico il Moro.

La parte più antica è costituita dal piano terreno che si presenta diviso in ampie sale coperte da volte a lunetta. Il leggiadro loggiato aereo superiore, recentemente restaurato, è attribuito a Donato Bramante: presenta arcate a tutto sesto sostenute da esili colonnine di granito con capitelli simili a quelli delle scuderie ducali. Sulle arcate sono state recuperati affreschi con motivi decorativi d’epoca rinascimentale.

Le cronache del tempo narrano che dall’edificio della Falconeria, venivano fatti levare in volo i falconi per accompagnare la corte ducale nelle cacce lungo i boschi del fiume Ticino e nelle campagne della Lomellina

 

Loggia delle dame

E’ la parte superstite del “Palazzo delle Dame”, realizzato intorno al 1490 da Donato Bramante su incarico di Ludovico il Moro, e che sorgeva accanto al Maschio o Palazzo Ducale.
La loggia superstite presenta i caratteri tipici degli edifici realizzati bramanteschi come il chiostro di S.Maria delle Grazie, la Canonica di S.Ambrogio a Milano.

 

Il profilo è a sette arcate a tutto sesto in marmo bianco che poggiano su colonne dai raffinati capitelli in pietra scura e a motivi floreali. Originariamente la loggia si affacciava su un giardino pensile coltivato con essenze ricercate.

Era questa la parte “femminile” del Castello, la residenza riservata a Beatrice d’Este e alla sue dame. Doveva presentarsi riccamente decorata da affreschi eseguiti dallo stesso Bramante. Il giardino era noto come il “Giardino della Duchessa”. Sotto la quota del giardino erano interrate le cantine del Castello.

L’eliminazione del giardino con relativo sterramento è una conseguenza dei pesanti e spesso sconsiderati interventi eseguiti nel corso dell’Ottocento e finalizzati alla trasformazione del Castello in caserma per l’esercito regio.

Prodotto offerto da:

Vigevano - Castello Sforzesco